Sei proprietario di un immobile e ti accorgi che le tasse sugli affitti stanno prosciugando i tuoi guadagni? Non preoccuparti, c’è una soluzione: il canone concordato. Grazie a questa formula contrattuale, puoi ridurre il peso fiscale di oltre il 50% e aumentare i tuoi profitti, guadagnando potenzialmente un canone in più ogni anno.
Come funziona il canone concordato?
La legge prevede che, per questa tipologia di contratto, sia possibile optare per una tassazione secca del 10%. Questo significa che, a differenza dei contratti di locazione libera, quelli a canone concordato impongono un costo massimo della locazione fissato da accordi locali. Tuttavia, possono essere stipulati solo dai proprietari che affittano immobili ad uso abitativo con contratti di durata 3+2.
Vantaggi del canone concordato
I vantaggi per i proprietari sono significativi:
- Il canone di locazione non si cumula con gli altri redditi ai fini IRPEF;
- Non si devono pagare né l’imposta di registro né l’imposta di bollo per la registrazione, la risoluzione o la proroga del contratto;
- Per l’inquilino, l’affitto rimane bloccato per tutta la durata del contratto.
In sintesi, il canone concordato rappresenta una grande opportunità per massimizzare i guadagni e ridurre il peso fiscale senza penalizzare né il proprietario né l’inquilino. Sei pronto a saperne di più?
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