Quasi a voler dimenticare rapidamente un 2023 piuttosto debole sia sul fronte dei mutui casa che su quello delle compravendite, il mercato immobiliare italiano sta offrendo segnali di incoraggiante ripresa in questo primo scorcio di 2024.

Per quanto ad esempio concerne i mutui, i dati di Facile.it e Mutui.it mostrano un primo quadrimestre del 2024 con un positivo +17% nelle richieste di finanziamenti per l’acquisto della casa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A spingere in alto le nuove richieste di finanziamenti sono soprattutto le migliorate condizioni sul costo del denaro, con l’offerta di mutui a tasso fisso che  si fa più gradualmente più allettante, con un TAN minimo per un mutuo standard da 126.000 euro in 25 anni che scende al 2,59%, traducendosi in una rata mensile di 571 euro (90 euro in meno rispetto a maggio 2023).

Insomma, sembra essere ben dimenticato l’andamento del 2023, quando il mercato dei mutui aveva subito un calo del 26% rispetto al 2022, con 322.000 finanziamenti erogati (contro i 435.000 finanziamenti del 2022). In tale anno, peraltro, solo il 40% delle abitazioni acquistate da persone fisiche nel 2023 ha beneficiato di un mutuo (quasi 9 punti percentuali in meno rispetto al 2022), a ulteriore conferma dello scarso supporto del settore creditizio all’evoluzione dell’immobiliare tricolore.

Passando poi alle compravendite, il 2023 ha visto un calo del 7% nelle transazioni aventi ad oggetto immobili abitativi, con 547.838 unità vendute contro le 589.486 del 2022. Gli acquisti di prime case da privati sono calati del 10%, mentre quelli da imprese hanno subito un calo ben più consistente, pari al 22,5%: la flessione per le seconde case è stata più contenuta, con un -2,4% per gli acquisti da privati e un -2,7% per quelli da imprese.

Nel 2023 il calo ha influenzato anche prezzi, con il valore medio di scambio degli immobili nel 2023 che si è attestato a 154.416 euro (contro i 158.074 euro del 2022). Il prezzo medio delle prime case acquistate con agevolazione è invece sceso a 113.000 euro nella seconda parte del 2023 (rispetto ai 115.000 euro di due anni prima). A inizio 2024 è invece migliorato anche questo parametro, con l’importo medio richiesto e il valore medio degli immobili oggetto di mutuo che sono aumentati rispettivamente dell’1,9% e del 2%.

Insomma, nonostante le difficoltà accertate in relazione al 2023, i primi segnali del 2024 fanno sperare in una graduale ripresa del mercato immobiliare, trainata da migliori condizioni sui mutui e da un aumento della domanda. Un buon trend che dovrebbe essere confermato anche nei prossimi mesi, permettendo così al 2024 si candidarsi come un anno di decisa ripartenza in entrambi i comparti.