Il prezzo di un immobile è dato dalla moltiplicazione del prezzo al metro quadro commerciale per il numero dei metri quadri commerciali.
Il concetto di superficie commerciale è legato a quello di “superficie calpestabile”, intesa come la superficie degli interni che si ha a disposizione esclusi i muri.
Nel calcolare la dimensione di un immobile bisogna sommare alla superficie calpestabile gli spazi esterni e quelli di pertinenza (balconi, box, cantina..), calcolati con l’applicazione di parametri diversi a seconda della tipologia.
Per esempio, il terrazzo può essere calcolato al 35% (ma anche al 40% se è situato in un appartamento al piano attico), un box dal 35% al 60% e cosi via.
La superficie commerciale è, quindi, la somma delle superfici ponderate che compongono l’immobile.
Per stabilire il prezzo totale di un appartamento o di una villa, quindi, si può agire su “due leve”: non solo si può decidere il prezzo a mq. commerciale ma si può anche stabilire come calcolare l’unità di misura.
Dalla possibilità di far scaturire il prezzo finale come risultante di due valori entrambi modificabili, nascono opportunità commerciali, ma anche ambiguità che, alla fine, non portano alcun vantaggio al venditore.
La scelta consigliabile è, pertanto, quella di utilizzare i prezzi standard della zona, a meno di particolari casi in cui si può sostenere una scelta diversa (terrazzo particolarmente fortunato per posizione e ampiezza).