Qualche aiuto in più per gli affitti, ma con le solite differenze tra abitazioni e locali commerciali. E senza intervenire sul controverso blocco degli sfratti.

Tra le modifiche votate a Montecitorio, c’è il settimo cambiamento alla disciplina del tax credit sulle locazioni commerciali. Un ritocco che, comunque, è positivo. L’agevolazione viene estesa alle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio.

Il bonus si applica ai canoni di locazione pagati da gennaio a maggio 2021, a patto che l’impresa abbia subito un calo almeno del 30%.

Per gli affitti abitativi, c’è un contributo a fondo perduto riservato a chi ha ridotto il canone nei Comuni ad alta tensione abitativa. Un contributo che è pari al 50% teorico della riduzione concessa per il 2021, fino ad un massimo di 1200,00 € per locatore.

Sul fronte abitativo, nella conversione del decreto Sostegni bis non ha trovato spazio l’eliminazione del blocco degli sfratti (attualmente prorogato al 30 settembre o al 31 dicembre prossimo). Intanto, come parziale contropartita, i possessori di case interessate dal blocco degli sfratti ottengono l’esenzione dall’imu per il 2021 (chi ha già pagato la prima rata avrà diritto al rimborso).

Articolo tratto da ilsole24ore